domenica 12 aprile 2009

Intervista a Don Backy.

Carissimi lettori, ho il piacere di poter pubblicare un’intervista ad uno dei miei cantanti preferiti, il cantautore toscano Aldo Caponi, in arte Don Backy.
E’ un’intervista ricca, bella, forte e sincera. Buona lettura.
Qual era la musica che circolava nella tua famiglia quando eri bambino?
L'unica che circolava per chi aveva una Radio Marelli; quella del dopoguerra e poi degli anni ’50: Pizzi, Villa,Otto, Rabagliati, Torrielli, Boni, De Palma Latilla, etc. E ci piaceva anche parecchio (del resto non c'era altro)
Quando hai iniziato a sentire attrazione per il canto?
Dopo aver visto un film sul Rock and roll, “Senza tregua il Rock and roll” (1956), Ma non volevo fare il cantante, solo il rocker.
Come successe l’incontro con Celentano e a quando risale la tua entrata nel Clan.
Gli mandai un disco 45GG. inciso a mie spese, con la mia prima canzone “La storia di Frankie Ballan”
Raccontami la storia di due brani dell’epoca Clan: “L’immensità” e “Casa bianca”.
E’ troppo lunga per un’intervista. Sono due storie molto complesse, che prendono una gran parte del mio primo libro “Questa è la storia…” (1955/1969), che ti consiglio di leggere, perchè tra breve uscirà il secondo (1970/1980)
So che, in quegli anni sei stato protagonista di alcuni “musicarelli”. Parlami un po’ di quel tipo di cinema e della tua esperienza d’attore.
Ne ho girati solo due: “L’Immensità” e “Cleopazza”, oltre a una partecipazione nel film “Canzoni, canzoni, canzoni”, dove cantai proprio “La storia di Frankie Ballan”, come ospite. Gli altri film, sono stati tutti “seri” e di qualità (Lizzani, Puccini, Polidori, Francosa etc. – i registi)
Gli anni ’70, mi pare che ti hanno visto in parte abbandonare la canzone d’amore, a favore di un discorso su certi “movimenti” interiori. Un caso lampante è la bellissima “Sognando”. Raccontamene la storia e dimmi come è avvenuto il contatto con Mina, che ne ha fornito una versione.
Anche su sognando ci sono moltissime pagine nel mio secondo libro. Come faccio a raccontarti di qualcosa che si è svolto in un tempo molto diluito? Con Mina è stata una specie di magia (lei la “vide” e mi telefonò), che non si Può spiegare in tre righe. Prima di sognando c'è la bellissima “Fantasia”, che purtroppo non ebbe quanto meritava. Ne parlo diffusamente nel secondo volume “Storia di altre storie…”
Il tuo ultimo cd di inediti è “Signori si nasce e io lo nacqui”. Raccontami un po’ la sua stesura e il ritorno che ne hai avuto da parte dei tuoi ammiratori.
Il ritorno è stato piuttosto soddisfacente per uno che non gode certo dei favori della promozione radiotelevisiva E STAMPA. (5000 copie e ancora va…). In questi giorni ne metto in cantiere un altro, quindi non vale la pena di tornare su quello, che comunque ho amato e amo ancora molto.
Per concludere la parte legata alla musica, mi andrebbe di togliermi una curiosità: come nasce una canzone di Don Backy?
Non sono un musicista paludato. Il mio “genio”, nel libro, mi dà un'indicazione preziosa che ti riporto: “Racconta le tue emozioni e fai in modo che anche gli altri le provino... Solo in quel modo, sarai in simbiosi con le persone. Le canzoni non sono chiuse dentro gli strumenti, nei pianoforti, nelle chitarre, nelle scuole o nei vademecum. No, esse stanno nell'aria, già fatte, testi e musiche. Respirale a pieni polmoni dai momenti che ti offrirà la vita, saranno quelle che scriverai.”E’ quello che faccio da quel momento…
Infine, vorrei che tu mi parlassi delle tue realizzazioni extramusicali, sia raccontandomi le tappe principali di questa carriera parallela, sia descrivendomi, anche tecnicamente se vuoi, il tuo stile di pittore e fumettista.
Pittore e fumettista lo sono solo per “tigna” e passione per la grafica di Pratt. Ne parlo diffusamente nel nuovo libro, perché è una passione che appartiene agli anni ’70, nata in seguito ad una delusione discografica patita con la RCA.Scrittore invece lo sono sempre stato. Sono il primo cantautore ad aver pubblicato un romanzo nel 1967 per i tipi di Feltrinelli (mica uno qualunque). Si intitola “Io che miro il tondo”, ed è qualcosa di veramente fuori dell’ordinario. Poi ne ho pubblicati altri cinque.Li trovi tutti sul mio sito http://www.donbacky.it/ Un salutone. Ciao. Don




Carissimi lettori, ho il piacere di poter pubblicare un’intervista ad uno dei miei cantanti preferiti, il cantautore toscano Aldo Caponi, in arte Don Backy.
E’ un’intervista ricca, bella, forte e sincera. Buona lettura.
Qual era la musica che circolava nella tua famiglia quando eri bambino?
L’UNICA CHE CIRCOLAVA PER CHI AVEVA UNA RADIO MARELLI; QUELLA DEL DOPOGUERRA E POI DEGLI ANNI ’50: Pizzi, Villa, Otto, Rabagliati, Torrielli, Boni, De Palma Latilla, etc. E CI PIACEVA ANCHE PARECCHIO (DEL RESTO NON C’ERA ALTRO)
Quando hai iniziato a sentire attrazione per il canto?
DOPO AVER VISTO UN FILM SUL ROCK AND ROLL “SENZA TREGUA IL ROCK AND ROLL” (1956), MA NON VOLEVO FARE IL CANTANTE, SOLO IL ROCKER.
Come successe l’incontro con Celentano e a quando risale la tua entrata nel Clan.
GLI MANDAI UN DISCO 45GG. INCISO A MIE SPESE, CON LA MIA PRIMA CANZONE “LA STORIA DI FRANKIE BALLAN”
Raccontami la storia di due brani dell’epoca Clan: “L’immensità” e “Casa bianca”.
E’ TROPPO LUNGA PER UN’INTERVISTA. SONO 2 STORIE MOLTO COMPLESSE, CHE PRENDONO UNA GRAN PARTE DEL MIO PRIMO LIBRO “QUESTA è LA STORIA…” (1955/1969), CHE TI CONSIGLIO DI LEGGERE, PERCHè TRA BREVE USCIRà IL SECONDO (1970/1980)
So che, in quegli anni sei stato protagonista di alcuni “musicarelli”. Parlami un po’ di quel tipo di cinema e della tua esperienza d’attore.
NE HO GIRATI SOLO 2: “L’IMMENSITà” E “CLEOPAZZA”, OLTRE A UNA PARTECIPAZIONE NEL FILM “CANZONI, CANZONI, CANZONI”, DOVE CANTAI PROPRIO “LA STORIA DI FRANKIE BALLAN”, COME OSPITE. GLI ALTRI FILM, SONO STATI TUTTI “SERI” E DI QUALITà (Lizzani, Puccini, Polidori, Francosa etc. – i registi)
Gli anni ’70, mi pare che ti hanno visto in parte abbandonare la canzone d’amore, a favore di un discorso su certi “movimenti” interiori. Un caso lampante è la bellissima “Sognando”. Raccontamene la storia e dimmi come è avvenuto il contatto con Mina, che ne ha fornito una versione.
ANCHE SU SOGNANDO CI SONO MOLTISSIME PAGINE NEL MIO SECONDO LIBRO. COME FACCIO A RACCONTARTI DI QUALCOSA CHE SI è SVOLTA IN UN TEMPO MOLTO DILUITO? CON MINA è STATA UNA SPECIE DI MAGIA (LEI LA “VIDE” E MI TELEFONò), CHE NON SI Può SPIEGARE IN 3 RIGHE. PRIMA DI SOGNANDO C’è LA BELLISSIMA “FANTASIA”, CHE PURTROPPO NON EBBE QUANTO MERITAVA. NE PARLO DIFFUSAMENTE NEL SECONDO VOLUME “STORIA DI ALTRE STORIE…”
Il tuo ultimo cd di inediti è “Signori si nasce e io lo nacqui”. Raccontami un po’ la sua stesura e il ritorno che ne hai avuto da parte dei tuoi ammiratori.
IL RITORNO è STATO PIUTTOSTO SODDISFACENTE PER UNO CHE NON GODE CERTO DEI FAVORI DELLA PROMOZIONE RADIOTELEVISIVA E STAMPA. (5000 COPIE E ANCORA VA…). IN QUESTI GIORNI NE METTO IN CANTIERE UN ALTRO, QUINDI NON VALE LA PENA DI TORNARE SU QUELLO, CHE COMUNQUE HO AMATO E AMO ANCORA MOLTO.
Per concludere la parte legata alla musica, mi andrebbe di togliermi una curiosità: come nasce una canzone di Don Backy?
NON SONO UN MUSICISTA PALUDATO. IL MIO “GENIO”, NEL LIBRO, MI DA UNA INDICAZIONE PREZIOSA CHE TI RIPORTO: “Racconta le tue emozioni e fai in modo che anche gli altri le provino... Solo in quel modo, sarai in simbiosi con le persone. Le canzoni non sono chiuse dentro gli strumenti, nei pianoforti, nelle chitarre, nelle scuole o nei vademecum. No, esse stanno nell'aria, già fatte, testi e musiche. Respirale a pieni polmoni dai momenti che ti offrirà la vita, saranno quelle che scriverai.”E’ QUELLO CHE FACCIO DA QUEL MOMENTO…
Infine, vorrei che tu mi parlassi delle tue realizzazioni extramusicali, sia raccontandomi le tappe principali di questa carriera parallela, sia descrivendomi, anche tecnicamente se vuoi, il tuo stile di pittore e fumettista.
PITTORE E FUMETTISTA LO SONO SOLO PER “TIGNA” E PASSIONE PER LA GRAFICA DI PRATT. NE PARLO DIFFUSAMENTE NEL NUOVO LIBRO, perché è UNA PASSIONE CHE APPARTIENE AGLI ANNI ’70, NATA IN SEGUITO A UNA DELUSIONE DISCOGRAFICA PATITA CON LA RCA.SCRITTORE INVECE LO SONO SEMPRE STATO. SONO IL PRIMO CANTAUTORE AD AVER PUBBLICATO UN ROMANZO NEL 1967 PER I TIPI DI FELTRINELLI (MICA UNO QUALUNQUE). SI INTITOLA “IO CHE MIRO IL TONDO”, ED è QUALCOSA DI VERAMENTE FUORI DELL’ORDINARIO. POI NE HO PUBBLICATI ALTRI 5.LI TROVI TUTTI SUL MIO SITO http://www.donbacky.it/ UN SALUTONE. CIAO. DON

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