domenica 18 aprile 2010

Commento alla puntata del 18/04/10 di "canzonenapoletana@rai.it

Carissimi lettori, eccoci al nostro ormai consolidato appuntamento domenicale con la canzone napoletana. Si parlerà dell'ultima puntata che Paquito del Bosco, direttore dell'Archivio storico della canzone napoletana e grande esperto della materia, dedica a Salvatore di Giacomo.
Il primo brano che si ascolta è binario e veloce e si intitola "Cara mammà". E' un brano dove un soldato di origini napoletane ricorda la sua città dove non è nato ma a cui è legato da sua madre. Musicalmente è pittoresco, anche il testo, nonostante quella tristezza tipica delle tematiche affrontate, non è per niente patetico. Il suono del dialetto napoletano fa semplicemente e immancabilmente volare.
Continuando si ascolta un'altra grande voce di quegli anni (la canzone precedente era cantata da Ria Rosa), ossia Ada Bruges che interpreta "Mierolo affortunato", versi di Di Giacomo musicati, con particolare fortuna, da E. A. Mario. Non c'è niente di teatrale nel canto di questo agilissimo soprano, ci sono solo belllissime fioriture che veramente fanno pensare ad un uccello che canta su un albero. L'unica cosa che si può dire, magari, è che la parola "s'annasconne" non è pronunciata con l'importanza che ha nel testo, ma è un'opinione personale. Se si vogliono sentire versioni moderne di questa canzone, non c'è che l'imbarazzo della scelta, secondo me le migliori sono quelle di Roberto Murolo nella "Napoletana. Antologia cronologica della canzone partenopea" e di Sergio Bruni.
Andando avanti si ascolta questa "Canzona 'mbriaca", con la musica di E. A. Mario. L'interpretazione che si ascolta è di Mario Pasqualillo. Il brano, che avevamo sentito la scorsa settimana con una melodia quasi sicuramente modale creata da Ildebrando Pizzetti, ora lo troviamo cme un semplicissimo valzer lento che si alterna tra parti minori ed altre in maggiore. La versione di Pasqualillo è veramente notevole, ma io vi consiglio di scoprire quella di Enzo Romagnoli, che secondo me è il miglior interprete che la canzone sceneggiata napoletana ha mai conosciuto.
Sempre sullo stesso ritmo troviamo questa "Dimane chi sa?", che ascoltiamo in un'incisione di Francesco Daddi, quasi sicuramente risalente all'inizio del Novecento, non a caso è quasi inascoltabile. Fortunatamente, questo valzerino lento e semplicemente filosofico, lo si può sentire in una bellissima versione di Roberto Murolo nel suo cofanetto "Roberto Murolo canta i grandi della canzone napoletana", di cui qui, a suo tempo, si è ampiamente parlato.
Dopo la morte di Di Giacomo, anche i suoi versi che non avevano avuto musica in vita del poeta, l'hanno avuta per mano di grandi musicisti. Ora, dalla voce di Alfredo Iandoli, stiamo ascoltando questa canzone di cui non ho capito il titolo. La melodia è abbastanza triste, anche se Di Giacomo nel testo ha indicato il ritmo di tarantella, per il quale aveva una predilezione del tutto personale.
L'interpretazione è veramente piacevole, ed è eseguita rispettando molti stilemi delle canzoni classiche del repertorio digiacomiano.
E torniamo ad E. A. Mario, che è stato il musicista che, forse, più di ogni altro ha tenuto a dare vita musicale ai versi di Di Giacomo nella sua ultima stagione e dopo la sua morte.
E' del 1946 questa sfiziosissima e perfetta "Mierolo appretatore", dove c'è un uomo rassegnato al fatto di essere stato lasciato dalla sua innamorata, che sfoga la sua allegria mista a tristezza con un merlo. L'interpretazione che ascoltiamo è di Ferdinando Rubino, notevole tenore degli anni Venti, Trenta e Quaranta.
la puntata si chiude con una canzone, musicata sempre da E. A. Mario e presentata sempre alla Piedigrotta del 1946, intitolata "Zingara 'nnammurata" interpretata da Eva nova.
E' caratterizzata da due parti abbastanza chiare, una più lenta, paragonabile a certo repertorio di Di Giacomo di ispirazione religiosa come "A San Francisco", ed un'altra più veloce e spassosa che però è molto breve, quindi non permette alla sensazione di entrarci nell'anima.
Il testo, purtroppo, lo capisco pochissimo, quindi non ne posso parlare.
Spero che vi sia piaciuto, purtroppo si continua ancora con autori storici, ma speriamo che i dischi saranno in condizioni migliori.

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