domenica 4 novembre 2012

Qualche parola sui social network che frequento

Carissimi lettori, è da diverso tempo che non scrivo su questo blog, mia prima ed indimenticata creatura virtuale. Vorrei oggi parlare di Facebook e Twitter, due mondi che ho conosciuto grazie al fatto che li uso per pubblicizzare "Radio pizzica e dintorni". Nessuno dei due mi soddisfa completamente, per quanto so che la perfezione è un miraggio fortunatamente irraggiungibile. Facebook ha di bello che è utilizzato dai principali operatori culturali che si dedicano alla musica popolare, ma è inaccessibile. Immaginatevi di leggere qualcosa che sparisce sotto i vostri occhi, immaginate di essere sballottati da un posto all'altro senza avere possibilità di tornare dove volevate trovarvi. Twitter ha di bello che è accessibilissimo, ma di musica popolare se ne parla praticamente pochissimo. Solo Enza Pagliara, la Irma records e gli Alla Bua hanno un canale Twitter, ma solo questi ultimi lo utilizzano in maniera abbastanza copiosa. Ottimo, di Twitter, è il fatto che sia utilizzato da molti giornali, ma disdicevolissimo è che nei giornali si parli di musica popolare solo per la Notte Della Taranta, che ormai è diventata il "Sanremo dei proletari". Sarebbe segno di civiltà da parte dei media mostrare l'offerta culturale italiana in tutta la sua complessità. Adesso dice che Facebook cambierà la bacheca, vediamo quando e come.

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